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Lunedì 23 maggio alle ore 21h 46m la camera Prisma installata presso Villa Borzino a Busalla, sede del Festival dello Spazio, ha effettuato la sua prima detection.

La "prima luce" della camera Prisma di Busalla, installata a fine aprile in una giornata molto nuvolosa

Dopo essere stata presentata nel corso dell’edizione 2021 del Festival ed essere stata installata ad aprile di quest’anno, la camera ha dimostrato il suo funzionamento inquadrando un bolide passato sopra i cieli del Nord Italia per l’appunto la sera del 23 maggio. Il bolide è stato avvistato anche dalle camere di Barolo, Bedonia, Felizzano e Piacenza. L’entrata in funzione e in piena operatività della camera di Busalla – in sigla ITLI03 - è un’ottima notizia perché permette alla Liguria di disporre di tre camere sul territorio regionale (le altre sono ubicate a Finale Ligure presso il Liceo ISSEL) e a Genova sul terrazzo dell’Osservatorio Astronomico del Righi, di cui una, appunto quella di Busalla, situata sull’Appennino che separa la Liguria dal Piemonte, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna.

Villa Borzino a Busalla con indicata la posizione dove è stata installata la camera Prisma

Auguri quindi alla camera di Busalla affinché questa sua performance sia solo la prima di mille detection!

La rete PRISMA, con la sua consociata FRIPON, ha come obiettivo principale il monitoraggio dei bolidi molto luminosi per il recupero al suolo della eventuale meteorite. Tuttavia, le camere all-sky di PRISMA possono riprendere anche i bolidi meno luminosi, ossia quelli generati da piccoli meteoroidi che si dissolvono completamente in atmosfera.

Fra la fine di novembre e l'inizio di dicembre 2018 i cieli italo-francesi sono stati solcati, in media, da 5 bolidi ogni notte. Il numero di bolidi osservato da PRISMA e FRIPON è però aumentato considerevolmente nelle notti del 14 e 15 dicembre, date in cui si è verificato il massimo dello sciame delle Geminidi. Le Geminidi sono uno sciame di meteore particolare perché, invece di avere come corpo progenitore una cometa, hanno come progenitore l'asteroide 3200 Phaethon (ossia 3200 Fetonte).

Phaethon è un asteroide della famiglia di Pallas che percorre un'orbita eliocentrica molto ellittica che lo porta da 360 a soli 20 milioni di km dal Sole. Di conseguenza l'escursione termica sulla superficie è piuttosto elevata - pari a circa 900 °C - e questo porta alla fratturazione esplosiva della crosta con conseguente emissione nello spazio di una nube di meteoroidi rocciosi che, quando viene intercettata dalla Terra, da origine alle Geminidi.

Essendo di origine asteroidale i meteoroidi delle Geminidi sono più compatti e di maggiori dimensioni rispetto a quelli di origine cometaria ed entrando in atmosfera a circa 35 km/s originano delle meteore brillanti e di lunga durata. Come si vede dal grafico che presentiamo, in queste notti di metà dicembre il numero di bolidi è aumentato da 6 a 10 volte rispetto al normale "rumore di fondo" delle ultime settimane pre-Geminidi. Nella notte del 15, in media c'è stato un bolide ogni quarto d'ora. Un vero e proprio spettacolo della Natura!

Il numero di bolidi osservato dalle reti PRISMA e FRIPON a partire dalla fine di novembre 2018. Come si vede nei giorni del 14 e 15 dicembre il numero di eventi è salito in modo rilevante per il gran numero di bolidi appartenenti allo sciame delle Geminidi (crediti: Albino Carbognani e PRISMA).