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Diamo il benvenuto a due nuove arrivate, le camere di Siligo (SS) e di Vasto (CH) che si aggiungono al già nutrito numero di stazioni osservative della rete Prisma e vanno a rimpolpare la zona dell’Italia centrale, cruciale per il futuro del progetto perché era quella inizialmente maggiormente sguarnita di “occhi all’insù”. In particolare, la camera di Vasto (codice stazione ITAB01) è utilissima a coprire una vasta area di territorio sul litorale adriatico ed è la prima camera attiva dell’Abruzzo, una delle ultime regioni italiane in cui Prisma non era presente.

La prima detection della camera di Vasto, registrata la sera del 23 febbraio (cortesia rete FRIPON)

La camera di Siligo (codice stazione ITSA02) va invece a unirsi alle camere del Gennargentu e del Sardinia Radio Telescope (SRT) ed è comunque importante essendo l’unica installazione nel nord della Sardegna. Gestita dalla Società Astronomica Turritana, abbiamo chiesto a Gian Nicola Cabizza, che si è a lungo interessato per riuscire a posizionare la camera di Prisma, un commento sulle motivazioni e sulle difficoltà incontrate, che sono comuni a quelle a cui vanno incontro molti altri referenti delle nostre camere.

“Il progetto PRISMA è senza ombra di dubbio un potente strumento di scienza partecipata ed essendo io uno dei responsabili dell’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (AIF) di Sassari ho numerosi rapporti con le scuole. Appena venuto a conoscenza dell’esistenza della rete PRISMA mi sono attivato con le istituzioni scolastiche per proporre l'installazione delle camere e nel 2019 riuscii a far finanziare l’installazione di tre camere in altrettante scuole; poi purtroppo è arrivata la pandemia e tutte le risorse sono state spese nella DAD, escluse quelle a disposizione dell’associazione Società Astronomica Turritana di Sassari, che gestisce l’Osservatorio astronomico e il Planetario di Siligo. Ci sono state delle difficoltà perché non c’è una linea telefonica che connette l’Osservatorio e si è perso molto tempo nel tentativo di farla arrivare; alla fine si è deciso di ricorrere a una SIM dati e finalmente la camera di Siligo è online.

La camera PRISMA per l’Osservatorio e il Planetario rappresenta anche una estensione dell’offerta formativa, perché consente di affrontare il tema dei meteoriti sia con uno strumento dedicato alla ricerca pertinente, sia mostrando la collezione di piccoli meteoriti di cui siamo in possesso.

Aggiungo che l’esperienza verrà estesa grazie al progetto “Col camper della scienza verso l’Einstein Telescope”, approvato e finanziato dal MIUR, e nell’ambito del quale è prevista l’installazione di altre tre telecamere PRISMA, la prima delle quali sarà installata presso il liceo scientifico di Olbia che ha già predisposto tutto il necessario. Siamo in attesa della disponibilità delle telecamere per partire anche con questa estensione del progetto.”

La camera Prisma installata a Siligo, la cui prima detection è del 9 marzo

Da parte del project office di Prisma un sincero e caloroso benvenuto ai due nuovi occhi che scrutano il cielo con l’augurio di intercettare presto una scia promettente.

I ricercatori della rete PRISMA hanno completato l'analisi della luminosa meteora avvistata da migliaia di persone nella serata del 5 marzo 2022, oltre che da 10 camere della nostra rete.

La durata complessiva registrata è di quasi 15 secondi, inclinazione bassa (16 gradi), velocità di ingresso in atmosfera di 15.5 km/s per un percorso complessivo di 210 km (da 92 a 32 km di altezza).

 

La massa pre-atmosferica è stimata essere tra 10 e 60 kg.
Il punto di caduta dei frammenti, ammontanti ad un peso totale di circa 1 kg, è a cavallo del litorale in prossimità di Cupra Marittima (AP).

 

Curva di luce del bolide in funzione della quota raggiunta. La magnitudine assoluta ha superato -10.
La spettacolare strisciata del bolide ripresa dalla camera PRISMA di Perugia (Associazione Astrofili "Paolo Maffei")

La notizia ripresa da Media INAF.

Al 52° Mineral Show che si terrà a Bologna dall’11 al 13 marzo e più precisamente presso la Unipol Arena di Casalecchio di Reno (http://www.bolognamineralshow.com/), ci sarà un’ospite d’eccezione: la meteorite Cavezzo. Il pezzo più grande dei due ritrovati vicino a Modena all’inizio di gennaio del 2020 verrà esposto al pubblico per tutta la durata della manifestazione che da anni attira da tutta Italia appassionati di geologia, minerali, fossili e pietre preziose.

Teche contenenti fossili. Immagine tratta da una precedente edizione del Mineral Show di Bologna

La presenza della Cavezzo fa seguito all’edizione torinese dell’Euro Mineral Expo, che si è svolta a Torino all’inizio dello scorso mese di ottobre (https://www.euromineralexpo.it/) e che ha visto migliaia di visitatori ammirare da vicino l’ormai storica meteorite ritrovata grazie ai calcoli effettuati dagli esperti della rete Prisma a seguito della traccia del passaggio di un bolide sui cieli italiani registrata il giorno di Capodanno del 2020.

Un'immagine tratta dall'Euro Mineral Expo svoltosi a Torino dall'1 al 3 ottobre 2021 e che ha visto anche la presenza della meteorite Cavezzo

I visitatori del Mineral Show di Bologna potranno incontrare anche gli esperti della rete Prisma e ascoltare dalla viva voce dei protagonisti la storia del ritrovamento (effettuato dal Sig. Davide Gaddi o, per essere più precisi, dalla sua cagnolina Pimpa durante una passeggiata lungo l’argine del fiume Secchia) oltre che essere informati sui recenti sviluppi della rete di camere ormai giunta a superare le 60 unità sparse su tutto il territorio nazionale (prisma.inaf.it).

Vi aspettiamo quindi numerosi! Noi ci saremo, e voi?

Ore 19:55 locali del 5 marzo 2022, una brillante meteora illumina ancora i cieli italiani, osservata da migliaia di persone.

Il bolide ripreso dalla camera di CHIONS, in Friuli

La meteora è stata registrata da nove camere della rete PRISMA, situate nel Nord e Centro Italia. Il meteoroide originale aveva una massa compresa tra i 10 e i 30 chilogrammi. Entrato in atmosfera con una bassa angolazione (15 gradi rispetto all'orizzonte), l'oggetto ha illuminato i cieli per circa 10 secondi, brillando quasi quanto la Luna piena. Stimiamo una massa residua, sopravvissuta quindi al passaggio in atmosfera, di circa 1kg. I calcoli per determinare il punto di caduta di eventuali frammenti sono in corso.

Il percorso del bolide si è sviluppato poco a nord di Perugia, per spegnersi nella zona del Parco dei Monti Sibillini

Numerose le segnalazioni. Entrato in atmosfera a circa 15 km/s, la brillante meteora ha raggiunto una magnitudine assoluta di circa -10.

a cura del Gruppo Storie dell'INAF

Lunedì 7 marzo, ore 17:30 avrà luogo la premiazione della seconda edizione del Concorso di scrittura INAF per bambini ispirato a Gianni Rodari: A Gianni Rodari, via Lattea quaraquarinci. 

PRISMA, Stella Cadente, Bolide, ...quali delle parole chiave hanno ispirato le opere vincitrici? Scopritelo nella diretta disponibile nella pagina principale del Concorso.
Nel frattempo, divertitevi a sfogliare gli asteroidi e altri sorvegliati spaziali raccontati dai partecipanti, alla ricerca di nuovi fantasiosi acrostici per «PRISMA» ...

 

Proviene dalla zona abitata dall'asteroide 153 Hilda, che dà il nome ad una famiglia di asteroidi particolari, il bolide di questa mattina osservato da 7 camere della rete PRISMA alle 3:39 ora locale italiana (2:39 UT).

La classica "strisciata" del bolide ripreso dalla camera ITPI06-Barolo. Si nota in basso a sinistra la bandiera che svetta sulla torre del Castello Falletti di Barolo su cui è posta la stazione di rilevamento

Con una durata di quasi 8 secondi, la brillante meteora ha fatto la sua comparsa nel cuneese, tra le città di Savigliano e Fossano, ad una quota di circa 80 km e con una velocità di poco superiore a 14 km/s.

Registrata dalle nostre camere ITVA01 (Lignan), ITPI01 (Pino Torinese), ITPI03 (Felizzano), ITER04 (Bedonia), ITLO03 (Cecima), ITLO04 (Merate), ITPI06 (Barolo), oltre che dalle due camere della rete francese FRIPON di Barcellonette e Caussols, la meteora si è mossa in direzione Sud-Est per spegnersi nel Mar Ligure ad una quindicina di chilometri al largo delle coste di Finale Ligure.

 

Il video del bolide ripreso dalla camera PRISMA situata sul Castello Falletti di Barolo

La famiglia asteroidale "Hilda" non appartiene alla fascia principale degli asteroidi propriamente detta, ma è molto più esterna. Si ritiene che i corpi che la compongono non discendano necessariamente da un comune oggetto progenitore. È formata da asteroidi "intrappolati" da Giove in un rapporto di risonanza 3:2, a circa 4 Unità Astronomiche dal Sole (1 Unità Astronomica corrisponde alla distanza media tra Terra e Sole, ed è pari a 149.597.870, 7 km).

L'eccentricità orbitale di circa 0.6 suggerisce che il frammento caduto questa notte potrebbe appartenere ad una cometa del gruppo cosiddetto "quasi-Hilda", lo stesso di cui faceva parte la cometa Shoemaker-Levy caduta su Giove nel 1994.

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Uno spettacolo non comune si è presentato ai pochi nottambuli che hanno osservato il cielo tra Corsica e Toscana alle 3:31 circa ora locale del 2 febbraio 2022.

Ripreso da ben 7 camere della rete PRISMA (ITTO06 Piombino, ITTO08 Elba, ITTO05 Chianti, ITTO04 Montelupo Fiorentino, ITTO02 Navacchio, ITER07 Monteromano, ITLO03 Cecima), un brillantissimo bolide ha solcato i cieli in direzione S-E nella zona dell'arcipelago Toscano. Apparso al largo delle coste della Corsica a oltre 80 km di quota, con una velocità superiore ai 14 km/s, il corpo celeste è stato soggetto a numerosi brillamenti e frammentazioni (almeno cinque), e si è spento a una ventina di chilometri a SSE dell'Isola di Montecristo, ad una quota di circa 40 km.

L'evento è stato particolarmente brillante, tanto che è stato visto da numerosi osservatori visuali in Lazio, Emilia e Lombardia. Il bolide è stato rilevato, oltre che dalle due camere corse della rete FRIPON, addirittura da tre sensori catalani e valenciani della rete spagnola Spanish Meteor Network e da un testimone visuale d'eccellenza in Valle di Susa, il noto meteorologo Luca Mercalli.

Eventuali frammenti residui sono caduti in mare.

Video dell'evento ripreso dalla camera PRISMA dell'Associazione Astrofili Piombino

 

 

Un intenso bolide si è materializzato sui cieli pugliesi questa sera poco prima delle 19 ora locale.

La brillante meteora è stata ripresa dalle tre camere PRISMA finora operative nella regione: Castellana Grotte (Osservatorio Sirio), Lecce (Università del Salento) e Tricase (Liceo Stampacchia).

Il bolide del 10 novembre ripreso dalla camera PRISMA di Lecce

La meteora è comparsa ad una quota di circa 78 km poco a Sud del Lago di Pappadai. Proseguendo la sua corsa alla velocità di circa 13 km/s in direzione Nord-Est ha raggiunto la quota di 30 km superando il litorale e spegnendosi 15 km al largo di Torre Santa Sabina. Eventuali frammenti sopravvissuti all'attraversamento dell'atmosfera sono dunque finiti in mare.

Stanno giungendo anche le prime segnalazioni visuali di testimoni oculari, se avete visto il bolide potete fare la vostra segnalazione QUI.

Altrimenti potete sostenere il completamento della nostra rete, le Sentinelle dello Spazio, con una donazione sul sito www.retedeldono.it.

 

Vi proponiamo la rassegna stampa aggiornata delle notizie relative al bolide del 1° ottobre sui principali media nazionali:

Servizi TV e Radio

Tg1 ore 20:00 del 10 ottobre 2021
SkyTg24 del 10 ottobre 2021
Studio Aperto del 10 ottobre 2021
Tg3 Toscana  ore 19:30 del 9 ottobre 2021

Articoli sulle ricerche

ANSA, 8 ottobre 2021
Corriere della Sera - Corriere Fiorentino, 8 ottobre 2021
Il Messaggero, 8 ottobre 2021
Sky Tg24, 8 ottobre 2021
Il Tirreno, 8 ottobre 2021
Il Gazzettino, 8 ottobre 2021
Notizie di Prato, 8 ottobre 2021

La notizia del bolide

Caterpillar Radio 2, puntata del 4 ottobre 2021 dal minuto 54:00
RaiNews.it, 3 ottobre 2021
Il Messaggero, 3 ottobre 2021
La Stampa, 3 ottobre 2021
Repubblica - Firenze, 3 ottobre 2021
Il Secolo XIX, 3 ottobre 2021
Il Tirreno, 3 ottobre 2021
La Nazione, 3 ottobre 2021
ANSA, 3 ottobre 2021
ADNKronos, 3 ottobre 2021
ScienzeNotizie, 5 ottobre 2021

 

Strewn-field del bolide toscano - cliccate sull'immagine per ingrandire

Le ricerche della meteorite caduta il 1° ottobre in Toscana, tra i comuni di Agliana e Quarrata (provincia di Pistoia), sono proseguite anche in queste settimane, pur rallentate dalla complessa situazione a terra che vede l’alternarsi di fondi privati, vivai ed aree urbanizzate.
Ai volontari dei gruppi astrofili di San Marcello Pistoiese, di Montelupo Fiorentino e di Prato, si sono uniti di recente anche quelli dell’Associazione SOS Metal Detector Italia che, anche nel prossimo futuro, si sono resi disponibili a perlustrare quelle aree dove gli eventuali frammenti del meteoroide caduti dovrebbero essere caratterizzati da minori dimensioni.
Purtroppo, fino ad oggi, l’esito delle ricerche è negativo nonostante anche una buona partecipazione da parte della cittadinanza che, raggiunta dalla notizia attraverso i mezzi di informazione e una puntuale diffusione nell’area di caduta, ha
contribuito attraverso numerose segnalazioni raccolte e vagliate dal personale di
Prisma e del Museo di Scienze Planetarie.
Ad oggi, sono numerose le email e le telefonate cui ha fatto seguito l’invio di
fotografie di frammenti rocciosi scuri - raccolti nella zona di caduta o nelle immediate vicinanze – poi rivelatisi di origine terrestre o addirittura antropica.
Il giorno 6 novembre, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, verrà
organizzata un'altra battuta di ricerca che verrà condotta dai volontari di alcuni gruppi astrofili locali. Per informazioni è possibile contattare il personale del Museo di Scienze Planetarie di Prato (info@museoscienzeplanetarie.eu oppure 335 8486580).
Ricordiamo, infine, che lo strewn-field calcolato, ovvero l'area interessata dalla caduta di eventuali frammenti del meteoroide, è un'ellisse di circa 8.0 x 2.5 km quadrati. Questa è molto estesa a causa dell'inclinazione molto bassa (circa 32°), rispetto alla superficie terrestre, della traiettoria del corpo celeste i cui frammenti potrebbero essere caduti lungo un allineamento che si estende tra le località di Valenzatico, Sant’Antonio, Olmi, Vignole e La Ferruccia, nei Comuni di Quarrata e Agliana.

Le due mappa mostrano lo strewn-field aggiornato con le tracce GPS, che i volontari puntualmente registrano durante le ricerche della meteorite.

Sul nostro sito tutti gli aggiornamenti.