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il 2017 volge al termine ed è quindi un buon momento per fare il punto
della situazione sul progetto PRISMA.

In questo anno sono successe moltissime cose e il progetto PRISMA è passato da una fase embrionale e di lancio a una fase più matura e meglio consolidata. Se è vero che da un lato le difficoltà sono state molte (cito solo en-passant la cronica carenza di manodopera e soprattutto di fondi dedicati al progetto), l'impegno profuso da molte persone spesso a titolo praticamente gratuito o volontario ha permesso di raggiungere numerosi risultati importanti.

La camera di Pino Torinese (Foto: Alberto Cora)


Tanto per cominciare abbiamo incrementato il numero di camere da 1 a 19, un incremento percentuale del 1900% che per ragioni statistiche mai più riusciremo a raggiungere in futuro. Ecco un elenco delle stazioni attualmente operative in ordine di "accensione":

PinoTorinese ITPI01 11.03.2016
Lignan ITVA01 16.03.2017
Rovigo ITVE02 04.04.2017
Navacchio ITTO02 26.04.2017
Piacenza ITER05 19.05.2017
Asiago ITVE03 01.06.2017
CastellanaGrotte ITPU01 01.06.2017
Felizzano ITPI03 01.06.2017
Napoli ITCP01 01.06.2017
SanMarcelloPistoiese ITTO01 01.06.2017
Isnello ITSI01 23.07.2017
Scandiano ITER06 31.07.2017
Padova ITVE01 22.08.2017
Bedonia ITER04 29.08.2017
Medicina ITER03 02.09.2017
Genova ITLI01 08.09.2017
Cuneo ITPI02 14.09.2017
Alessandria ITPI05 28.09.2017
LusernaSanGiovanni ITPI04 22.11.2017

un'altra ventina di camere sono in fase di acquisto o installazione, alcune di queste proprio in questi giorni sono in corso di collegamento alla rete francese FRIPON.

Abbiamo organizzato a Firenze il primo PRISMA Day, un evento partecipato al di là delle più rosee aspettative, dove abbiamo potuto conoscerci di persona tra molti di noi e abbiamo ascoltato numerosi interventi interessanti da una platea variegata: astronomi e geologi professionisti e non, divulgatori, professori, studenti, tutti appassionati. Contiamo di ripetere l'esperienza quest'anno.

Abbiamo rivelato il "nostro" primo bolide importante, il 30 maggio 2017. Ha solcato i cieli dell'Emilia e del Veneto. Se da un lato è arrivato un po' troppo presto per poter fare dei calcoli che consentissero di recuperare eventuali meteoriti (avevamo solo cinque camere operative, e solo una in zona, a Rovigo), dall'altro ci ha dato l'opportunità di farci conoscere a livello mediatico.

A questo proposito l'attività divulgativa è stata incessante, il progetto è stato presentato a un gran numero di eventi, tra cui alcuni di richiamo nazionale: BergamoScienza e il Festival di Genova (potete trovare l'elenco completo nella sezione "appuntamenti"). Il sito internet è stato arricchito, ed è ora possibile avere  in tempo reale notizia delle ultime detection della rete combinata PRISMA-FRIPON. Abbiamo anche implementato la possibilità di fare segnalazioni di osservazioni  visuali attraverso una collaborazione con l'IMO (International Meteor Organization). L'attività didattica iniziata quest'anno con interventi e laboratori sperimentali nei licei A.Issel di Finale Ligure e P.Paleocapa di Rovigo è continuata da settembre con il coinvolgimento di numerosi istituti piemontesi, e proseguirà intensificata l'anno prossimo.

In ottobre a Belgirate abbiamo tenuto il primo meeting internazionale con i partner francesi di FRIPON, ma anche con contributi dal Belgio, Olanda, Austria e Germania. E' stato un meeting utile, e abbiamo capito meglio quali possono essere le prospettive di un network europeo.

Ci sarebbe molto ancora da dire, e sicuramente sto dimenticando molte
altre cose fatte.  Tutto questo è stato possibile solamente grazie al contributo di ciascuno dei partecipanti. Ognuno ha messo il suo piccolo o grande mattoncino alla costruzione di questo appassionante progetto. E non siamo che all'inizio!

Daniele Gardiol
coordinatore nazionale del Progetto PRISMA

Questa di fine ottobre è stata una settimana davvero intensa per la rete PRISMA,
dapprima la detection di un bolide, la notte fra il 23 e il 24 ottobre, alle 00:46 del 24 ora italiana, visto da ben 11 camere (Pino Torinese, Medicina, Navacchio, Alessandria, Piacenza, Cuneo, Scandiano, Bedonia, Felizzano, San Marcello Pistoiese e Genova) su un totale di 18 operative. La traccia del bolide è ben visibile nelle immagini di tutte le camere e in particolare di quelle dell’Appennino Tosco-Emiliano. Purtroppo, non sono ancora attive le altre telecamere toscane che avrebbero consentito di coprire l'evento in modo ancora migliore.
La notte successiva, a 25 ore di distanza dal primo evento, un secondo bolide rilevato stavolta da ben 13 camere, di cui 12 della collaborazione PRISMA ubicate fra Napoli e Cuneo e una delle rete francese FRIPON (Barcelonette) vicina al confine nazionale. Anche questo bolide appare particolarmente intenso nelle immagini delle camere installate fra Emilia e Toscana, al punto di averle portate a saturazione.
Nei due messaggi precedenti a questo sono reperibili le immagini e i filmati catturati da alcune delle videocamere della collaborazione.
In primissima approssimazione, la direzione del bolide e il periodo dell’anno in cui sono state avvistate fa supporre che possa essersi trattato di Orionidi, le meteore originate dalla celebre Cometa di Halley.
Saranno necessari ulteriori analisi e approfondimenti per stabilire se le meteore hanno dato luogo ad eventuali cadute di meteoriti al suolo ma gli avvistamenti si susseguono: poco prima della mezzanotte del 26 ottobre un terzo evento è stato ripreso da 5 camere, 3 francesi e 2 italiane (Genova e Alessandria) e, circa un'ora più tardi, un quarto bolide "catturato" dalle camere di Medicina, Navacchio, Scandiano e San Marcello Pistoiese.
Inoltre, venerdì 27 ottobre, il progetto PRISMA è stato presentato da Mario Di Martino, Daniele Gardiol e Walter Riva al Festival della Scienza di Genova nel corso di una affollata conferenza dal titolo “A contatto con PRISMA”.

La notte tra il 23 e 24 ottobre verso le 22:46 UT (circa l'una meno un quarto ora italiana) la rete PRISMA ha rivelato un bolide sui cieli della Toscana con ben 11 camere. Ecco l'immagine ripresa dalla camera PRISMA di Navacchio di Pisa.

Per le immagini complete, cliccate il nome della camera sull'elenco che segue:

- PINOTORINESE
- MEDICINA
- NAVACCHIO
- ALESSANDRIA
- PIACENZA
- CUNEO
- SCANDIANO
- BEDONIA
- FELIZZANO
- SANMARCELLOPISTOIESE
- GENOVA

A seguire la mappa con la dislocazione delle camere che hanno visto l'evento:

La Collaborazione PRISMA celebra un anno di attività: anche se i primi passi erano stati fatti già ad aprile/maggio 2016 con la prima camera installata all’Osservatorio Astrofisico di Pino Torinese possiamo considerare lo scorso settembre il mese dal quale PRISMA ha iniziato a manifestarsi. Da allora, pur essendo trascorso soltanto un anno, la rete PRISMA è cresciuta in modo da sorprendere gli stessi promotori, Mario Di Martino e Daniele Gardiol, arrivando al momento in cui si scrive (settembre 2017) a contare ben 17 camere attive sul territorio italiano e collegate alla rete francese FRIPON che ambisce sempre più a diventare un progetto europeo.
Oltre ai 17 “occhi” già spalancati a caccia di meteore, bolidi e fenomeni dell’alta atmosfera (da ovest ad est: Cuneo, Lignan, Pino Torinese, Felizzano, Genova, Bedonia, Piacenza, Navacchio, Scandiano, San Marcello Pistoiese, Asiago, Medicina, Rovigo, Padova, Isnello, Napoli, Grotte di Castellana) altre 9 camere sono in corso di installazione (Luserna San Giovanni, Finale Ligure, Alessandria, Sormano, Brembate di Sopra, Loiano, Roma (INAF-IAPS), Gorga, Trieste) ed altre 9 sono in fase di acquisto (Vercelli, Cecima, Chianti, Agordo, Savignano sul Rubicone, Camerino, Reggio Calabria, Lecce e Tricase) rendendo possibile quello che all’inizio poteva sembrare un’utopia: entro la fine del 2017 l’Italia potrà essere coperta da 35 camere operative distribuite sul territorio nazionale.
Da qualche giorno potete seguire l’evoluzione del numero di camere installate e la loro situazione grazie a una mappa interattiva che presenta tramite differenti colori l’ubicazione e lo stato delle camere del progetto, il codice assegnato, la descrizione e anche, in caso di camere attive, l’ultima immagine rilasciata dal sistema.
Un ottimo modo per celebrare il primo compleanno della collaborazione.
Auguri e un sincero grazie a tutti coloro che hanno voluto sposare il progetto.

Intorno alle ore 21:30 della serata di sabato 9 settembre, una scia luminosa ha attraversato i cieli del Sud Italia.

Da tutto il Meridione, numerose le segnalazioni di avvistamenti, non senza qualche preoccupazione, di un corpo infuocato, dalle tonalità giallo-verdi, che ha attraversato la volta celeste.

Ecco le immagini captate dalla camera all-sky della rete PRISMA posizionata all'Osservatorio Astronomico Sirio delle Grotte di Castellana diretto da Nicola Rizzi. L'evento registrato si è sviluppato tra le ore 21:35 e 33 secondi e le 21:35 e 39 secondi.

La notte del 12-13 agosto scorso, in corrispondenza con il massimo atteso per le lacrime di San Lorenzo, l’obiettivo a "occhio di pesce” della camera Prisma, installata alla stazione stazione osservativa di Loiano dell’Inaf di Bologna, ha registrato il passaggio dello sciame. Ora un’animazione mostra quelle più luminose.

A questo link il servizio di Media INAF.

 

 

Il Politecnico di Milano è risultato tra i quattro vincitori di SYSNOVA, competizione bandita dall’Agenzia Spaziale Europea (i.e., ESA) per possibili missioni lunari future.

Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali è capofila di un consorzio che ha proposto la missione LUMIO: Lunar Meteoroid Impact Observer. Il progetto LUMIO si prefigge di usare un CubeSat (i.e., un satellite di piccole dimensioni) posto in un’orbita halo per osservare e monitore gli impatti da meteoroidi sulla superficie lunare.