In rosso le camere operative
In arancione le camere in fase di installazione
In giallo le camere in fase di acquisto
Cliccate su una camera per vedere l'immagine corrente
A questo link trovate le immagini correnti di tutte le camere (Roberto Zagarella courtesy)
Il Politecnico di Milano è risultato tra i quattro vincitori di SYSNOVA, competizione bandita dall’Agenzia Spaziale Europea (i.e., ESA) per possibili missioni lunari future.
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali è capofila di un consorzio che ha proposto la missione LUMIO: Lunar Meteoroid Impact Observer. Il progetto LUMIO si prefigge di usare un CubeSat (i.e., un satellite di piccole dimensioni) posto in un’orbita halo per osservare e monitore gli impatti da meteoroidi sulla superficie lunare.
Le due camere PRISMA al momento operative nell'Italia Nord-Orientale hanno osservato lo straordinario bolide delle 23:09 di questa notte.
Il progetto PRISMA (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera), promosso dall'INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica e attualmente in fase di realizzazione, prevede la costruzione di una rete italiana di camere all-sky per l'osservazione di meteore brillanti (fireball e bolidi), al fine di determinare le orbite degli oggetti che le provocano e delimitare con un buon grado di approssimazione le aree dell'eventuale caduta di frammenti per poter recuperare le meteoriti. Quattro camere sono operative, altre (il numero è superiore a trenta attualmente) sono in corso di installazione su tutto il territorio nazionale.
Oltre ai ricercatori dell'INAF al progetto partecipano gruppi di ricerca di diverse Università, Gruppi Astrofili e Osservatorî Astronomici e Meteorologici regionali e locali. Anche le Scuole sono coinvolte con un programma didattico e con laboratori di astronomia che intendono far partecipare gli studenti e i singoli cittadini alle attività di ricerca del progetto, fianco a fianco con i ricercatori.
Il progetto PRISMA si collega alla rete gemella francese FRIPON, già operativa oltralpe (www.fripon.org), con cui lavora a stretto contatto nella prospettiva di costruire una rete automatizzata europea.
Il 16 maggio 2017 presso il Museo di Storia Naturale di Firenze si è svolto il primo PRISMA Day, un meeting organizzato fra i partecipanti alla collaborazione PRISMA.
PRISMA ha come obiettivo l’installazione di una rete di videocamere all-sky di buona risoluzione per la rilevazione e il monitoraggio di corpi meteorici e di fenomeni dell’alta atmosfera. Per rendere la collaborazione efficiente è necessario distribuire un gran numero di stazioni su tutto il territorio nazionale, essendo valutata in circa 100 km la distanza media ottimale fra una stazione e l’altra. Diviene quindi indispensabile la collaborazione delle Associazioni di astrofili, dei Planetari, degli Istituti scolastici distribuiti opportunamente sul territorio.
Il kit consta in una videocamera all-sky, un mini-PC di controllo (NUC) e uno switch, il tutto ha un costo di circa 2000 euro. Pur con le dovute differenze, PRISMA è infatti configurata a immagine e somiglianza della rete francese FRIPON che consta attualmente di circa 90 stazioni attive sul territorio d’Oltralpe e coordinate dall’Osservatorio di Parigi e dal Museo di Storia Naturale di Parigi. A nemmeno un anno dalla sua partenza PRISMA è stata capace di raccogliere più di trenta adesioni, cioè enti che hanno acquistato o impegnato la cifra necessaria all’acquisto del kit.
Attualmente le camere pienamente operative sono 4: presso l’Osservatorio Astrofisico di Pino Torinese, presso l’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta, presso la società Space DyS del Polo tecnologico di Navacchio (Pisa) e presso il Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo, ma altre 30 camere sono pronte per essere installate entro la fine dell’anno.
Al termine di questa prima fase ampie regioni del Nord Italia potranno dirsi già coperte in modo quasi ottimale e negli anni successivi gli sforzi si potranno concentrare sulle regioni del Centro e del Sud Italia, dove comunque un discreto numero di installazioni dovrebbero essere operative già alla fine dell’anno corrente.
Il project office, formato dai rappresentanti dei comitati in cui è stato suddiviso il progetto (Comitato Scientifico, Comitato Didattica e Divulgazione, Comitato tecnico, Comitato territoriale) più il coordinatore nazionale del progetto, Dott. Daniele Gardiol (Osservatorio Astrofisico di Pino Torinese) ha ritenuto opportuno organizzare un incontro fra i partecipanti al progetto e i soggetti potenzialmente interessati a entrare nella collaborazione.
Tale incontro si è appunto svolto, grazie alla cortese ospitalità del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, nel capoluogo toscano e ha visto la partecipazione di ben 70 iscritti.
Il meeting si è articolato in 4 sessioni tematiche consecutive una all’altra (Prisma Scienza, Prisma Scienza & Laboratori, Realtà territoriali e citizen science, Didattica, divulgazione e space debris). In questo modo i partecipanti hanno potuto seguire in un’intera giornata di lavoro tutti gli interventi.
A conclusione del meeting, un dibattito fra i partecipanti ha evidenziato il grande entusiasmo degli aderenti e le grandi potenzialità di crescita del progetto negli anni a venire, anche in considerazione del fatto che i media - proprio per le particolare caratteristiche del progetto, capace di coinvolgere in un circolo virtuoso le scuole tramite l’istituto dell’alternanza Scuola-lavoro, le associazioni culturali disseminate sul territorio e anche semplici cittadini desiderosi di partecipare attivamente a questo progetto di citizen science - hanno iniziato a occuparsi di PRISMA con diversi articoli e citazioni.
Non è quindi azzardato ipotizzare che il numero di stazioni attive sul territorio possa crescere rapidamente, arrivando a eguagliare in un paio d’anni il numero di camere della rete francese FRIPON rendendo l’Italia in prima linea in campo europeo in questo particolare filone di ricerca.
I partecipanti hanno anche inteso sottolineare l’urgente necessità di risorse espressamente dedicate a PRISMA per poter consolidare il risultato già raggiunto e non disperdere il grande potenziale innescato in questi primi mesi di attività.
Altre due camere sono operative e in fase di acquisizione dati: si tratta della camera ITVE02 situata presso il Liceo Scientifico "P.Paleocapa" di Rovigo e della ITTO02 sul tetto dei locali della Space Dys di Navacchio di Pisa. Le camere operative ad oggi sono evidenziate in rosso nella mappa. In arancione le stazioni già finanziate e in corso di installazione. In blu le stazioni francesi FRIPON.
È entrata in funzione la seconda delle camere PRISMA (una prima camera di test era già stata installata all'INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, a Pino Torinese). Situata presso l' Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta, la camera è entrata nella rete FRIPON e ha iniziato l'attività di detection e trasmissione dei dati.
È in edicola il numero di marzo n.164 di Le Stelle. La copertina e un lungo articolo a firma di Mario Di Martino sono dedicate al progetto PRISMA e al gemello francese FRIPON. Link
Un sistema completo di prova è stato assemblato e testato da Stefania Rasetti dell'INAF-Osservatorio di Torino. Sul PC di controllo è stato installato il software per la rilevazione delle meteore. In seguito collegato con la rete francese FRIPON il sistema ha mostrato di essere funzionante. Siamo dunque pronti per la collocazione delle prime camere PRISMA!