Diamo il benvenuto a due nuove arrivate, le camere di Siligo (SS) e di Vasto (CH) che si aggiungono al già nutrito numero di stazioni osservative della rete Prisma e vanno a rimpolpare la zona dell’Italia centrale, cruciale per il futuro del progetto perché era quella inizialmente maggiormente sguarnita di “occhi all’insù”. In particolare, la camera di Vasto (codice stazione ITAB01) è utilissima a coprire una vasta area di territorio sul litorale adriatico ed è la prima camera attiva dell’Abruzzo, una delle ultime regioni italiane in cui Prisma non era presente.
La camera di Siligo (codice stazione ITSA02) va invece a unirsi alle camere del Gennargentu e del Sardinia Radio Telescope (SRT) ed è comunque importante essendo l’unica installazione nel nord della Sardegna. Gestita dalla Società Astronomica Turritana, abbiamo chiesto a Gian Nicola Cabizza, che si è a lungo interessato per riuscire a posizionare la camera di Prisma, un commento sulle motivazioni e sulle difficoltà incontrate, che sono comuni a quelle a cui vanno incontro molti altri referenti delle nostre camere.
“Il progetto PRISMA è senza ombra di dubbio un potente strumento di scienza partecipata ed essendo io uno dei responsabili dell’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (AIF) di Sassari ho numerosi rapporti con le scuole. Appena venuto a conoscenza dell’esistenza della rete PRISMA mi sono attivato con le istituzioni scolastiche per proporre l'installazione delle camere e nel 2019 riuscii a far finanziare l’installazione di tre camere in altrettante scuole; poi purtroppo è arrivata la pandemia e tutte le risorse sono state spese nella DAD, escluse quelle a disposizione dell’associazione Società Astronomica Turritana di Sassari, che gestisce l’Osservatorio astronomico e il Planetario di Siligo. Ci sono state delle difficoltà perché non c’è una linea telefonica che connette l’Osservatorio e si è perso molto tempo nel tentativo di farla arrivare; alla fine si è deciso di ricorrere a una SIM dati e finalmente la camera di Siligo è online.
La camera PRISMA per l’Osservatorio e il Planetario rappresenta anche una estensione dell’offerta formativa, perché consente di affrontare il tema dei meteoriti sia con uno strumento dedicato alla ricerca pertinente, sia mostrando la collezione di piccoli meteoriti di cui siamo in possesso.
Aggiungo che l’esperienza verrà estesa grazie al progetto “Col camper della scienza verso l’Einstein Telescope”, approvato e finanziato dal MIUR, e nell’ambito del quale è prevista l’installazione di altre tre telecamere PRISMA, la prima delle quali sarà installata presso il liceo scientifico di Olbia che ha già predisposto tutto il necessario. Siamo in attesa della disponibilità delle telecamere per partire anche con questa estensione del progetto.”
Da parte del project office di Prisma un sincero e caloroso benvenuto ai due nuovi occhi che scrutano il cielo con l’augurio di intercettare presto una scia promettente.